Via de’ Prefetti (R. IV – Campo Marzio) (da piazza di Firenze a Piazza del Parlamento)
La via prende il nome dalla chiesa di San Nicolò dei Prefetti o “de Praefecto” che, secondo alcuni, si riferisce al soprannome “dei Prefetti” dato ai De Vico, che abitavano nella strada, per aver tradizionalmente mantenuto nella famiglia la carica della prefettura urbana [1], da Pietro de Vico, nel 1297, a Giacomo, della stessa famiglia, nel 1485. Ma poiché l’attributo “dei Prefetti” è anteriore a loro di circa un secolo, è chiaro che tale appellativo veniva dall’ufficio, e non dalla famiglia.
L’edificazione della Chiesa, che fu detta anche: "S. Nicola a’ Medici" o "al palazzo dei Medici" [2], dal vicino edificio donato a loro da Pio IV (Giovanni Angelo Medici - 1559-1565), viene attribuita da qualcuno a Papa Zaccaria (741-752). La chiesa è nominata nel catalogo di Cencio Camerario (1193 circa – sec. XII), poi divenuto Papa con il nome di Onorio III (Cencio Savelli - 1216-1227), e in una bolla di Urbano II (Odon de Lagery - 1088-1099) con l’appellativo “ex Praefectis”.
Sembra che la chiesa fosse stata assegnata, dallo stesso Zaccaria alle suore di Campo Marzio sfuggite alla persecuzione iconoclasta. Pio V (Antonio Michele Ghislieri - 1566-1572) l’assegnò ai Domenicani, nel 1567, che restaurarono la chiesa e la casa annessa.
A Benedetto XIII (Pietro Francesco Orsini - 1724-1730) è attribuita la riedificazione della chiesa, che lo Zucchi dice invece fatta dai Domenicani. Vi dimorarono anche i Teatini, che, nella casa da loro abitata, nella via Leonina (Ripetta), erano privi di Chiesa.
Oggi è affidata ai padri Gesuiti.
Ai Prefetti era il palazzo [3] dei "Magnifici Leonardo ed Orazio degli Stazi" preso in affitto, ad vitam, da Camillo Capilupi oratore (ambasciatore) mantovano a Roma nel 1561.
Sulla Piazza dei Prefetti vi erano anche proprietà degli Orsini e dei Pallavicini [4]. I beni di questi ultimi passarono, per legato, “alla chiesa della Madonna di Loreto dei Marchigiani" e quindi, oggi, alla Congregazione dei Piceni
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[1] ) “Per autorità di Lothario imperatore, il popolo romano tornò alla creatione de' magistrati che furono consoli, prefetti et 12 decarchoni nell'anno di Christo 825”. Primo collegio dei magistrati, protos crinarius, primus defensor et adminiculator. Dopo la metà del X secolo si aggiunsero gli "iudices dativi" costituiti in qualità di assessori.
[2] ) In piazza Firenze.
[3] ) Sul quale fu costruito il palazzo al n.17 di via dei Prefetti.
[4] ) Il palazzo Pallavicini in Montorio al n.46.
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